Snorkeling nella riviera del conero

Esplorare le acque cristalline della Riviera del Conero offre emozionanti opportunità per gli amanti dello snorkeling. Sebbene questa regione non abbia barriere coralline, fortunati esploratori possono imbattersi in una miriade di piccole meraviglie marine, tra cui i sorprendenti nudibranchi, presenti solo qui e in Indonesia. Questi colorati molluschi senza conchiglia, dal corpo morbido e ornato, sono spesso considerati gioielli del mare. Con un po’ di fortuna e una buona dose di pazienza, gli snorkelisti possono godere di incontri ravvicinati con questi piccoli tesori del mare, aggiungendo una dimensione magica e sorprendente alle loro avventure subacquee lungo questa costa incantevole.

L’Adriatico è molto ricco di macroalghe e fitoplancton e se dal punto di vista del comune bagnante questi organismi possono risultare spesso fastidiosi in quanto rendono a volte colorate e poco limpide le acque delle coste, al contrario indicano una grande ricchezza dal punto di vista biologico e favoriscono la biodiversità dell’ecosistema marino creando un ambiente particolarmente favorevole alla vita.

Oltre ai nudibranchi è possibile imbattersi in tante altre forme di vita marina, quali: granchio facchino, tracina, bavosa cornuta, seppie, gamberetti fantasma, cavallucci di mare, spugne, paguri, gronghi, saraghi e corvine. Ma le sorprese non finiscono qui: al largo delle coste, gruppi di delfini giocosi e tartarughe marine possono fare la loro comparsa, regalando momenti indimenticabili ai visitatori fortunati.

Le zone migliori per lo snorkeling sono La Spiaggiola e la spiaggia Del Frate a Numana, i Sassi Neri e le Due Sorelle a Sirolo e la baia di Portonovo.

Con le sue baie nascoste e le coste rocciose, la Riviera del Conero è un paradiso per gli amanti dello snorkeling, offrendo esperienze indimenticabili per tutti i livelli di abilità e un’opportunità unica di connettersi con la natura incontaminata.

 

Santa Maria di Portonovo

Le nostre gite in barca lungo la fantastica Riviera del Conero ci portano a scoprire posti naturali meravigliosi e unici come la Spiaggia delle Due Sorelle, ma anche antichissimi luoghi di culto la cui architettura è perfettamente conservata. Stiamo parlando della famosa Chiesa di Santa Maria di Portonovo. Si tratta di un meraviglioso capolavoro dell’architettura romanica che incontriamo durante l’escursione.
A forma di croce greca e con cupola in stile bizantino, è stata realizzata prevalentemente con mattoni di pietra bianca del Conero all’esterno, e pietra gialla all’interno.

I monaci Benedettini, attorno all’anno 1000 (sembrerebbe 1034) scelsero di costruire il monastero in questo luogo proprio per la sua caratteristica: lontano da tutto, un solo piccolo sentiero, la palude, la montagna (Monte Conero), il mare (Mare Adriatico), niente borgho, la chiesa. All’ingresso della chiesa, precisamente nel vestibolo, si trova una lapide con alcuni versi del XXI canto della Divina Commedia di Dante, «In quel loco fu’ io Pier Damiano, e Pietro Peccator fu’ ne la casa di Nostra Donna in sul lito adriano.» (Canto XXI, vv. 120-123). Si presume infatti che il Monaco Benedettino San Pier Damiani fece tappa qui durante un suo periodo di penitenza, dove poté osservare la rigida regola dell’ordine: “ora et labora”.

Il monastero andò in rovina e completamente distrutto attorno al 1500 ma la chiesa resistette nonostante durante il periodo Napoleonico le truppe italiche di stanza a Portonovo la usarono come ricovero per animali e magazzino, e asportarono parti del materiale da costruzione per erigere il vicino Fortino.

Fu solo a fine ‘800 che grazie all’arch. Giuseppe Sacconi, si cominciò a ridare vita a quest’opera millenaria con un lungo percorso di riqualificazione che terminò quasi 100 anni dopo e ci permette oggi di ammirarla nel suo splendore ecclesiastico sia dal mare anche grazie alle nostre escursioni, sia da terra essendo raggiungibile dalla strada provinciale del Conero in appena 15 minuti d’auto da Ancona, oppure Numana e Sirolo. Spesso ci fermiamo per fare un bagno proprio di fronte alla chiesa, un modo assai originale per ammirarla ed apprezzarla da angolazioni assolutamente uniche.

Escursione sul Conero?

Il Monte Conero, conosciuto anche come “gomito d’Italia” per la sua forma particolare che spezza la linea adriatica, è un promontorio emerso dal mare circa 5 milioni di anni fa.
Secondo un’opinione prevalente, il suo nome deriva dal greco antico “kòmaros” il quale designa un albero tipico di queste zone caratterizzato dalla presenza di piccole bacche rosse, i corbezzoli. Da qui l’accezione “monte dei corbezzoli”. 
Sulle pendici si estendono boschi il cui colore verde si riflette nello specchio d’acqua cristallina che definisce tutta la costa, creando un’armonia di colori a dir poco incantevole.  
E noi? Vogliamo accompagnarvi in barca lungo la costa, per vivere un’esperienza a 360° alla scoperta delle tante meraviglie che la nostra riviera offre.

Partiamo da Numana

La nostra base è il Porto di Numana dal quale partiamo con le nostre imbarcazioni verso nord direzione Ancona. 
Numana è una cittadina di circa 3800 abitanti a sud del capoluogo marchigiano Ancona.
Vicinissimo è il comune di Sirolo, il paese delle fisarmoniche Castelfidardo, Loreto e il suo magnifico Santuario, il comune di Portorecanati.
E’ stata fondata dai Piceni, un popolo emigrato dalla Sabina (Rieti). Una leggenda racconta che questo popolo ha seguito il volo di un picchio diretto verso queste terre. 
Durante il dominio dei Siracusani era un importante polo commerciale del Mare Adriatico. Poi sotto i Romani ha perso importanza, ed è diventata un borgo di pescatori.
Fino al 1800 fu il porto della città di Osimo, una bellissima storica cittadina a pochi chilometri di distanza.
Passeggiando per il paese non può mancare una visita all’Antiquarium Statale di Numana, al cui interno si possono ammirare testimonianze dei Piceni tra cui oggetti della tomba della Regina, l’attuale comune in passato palazzo vescovile e più recentemente fabbrica di fisarmoniche, la Chiesa del Santuario con all’interno l’antico Crocifisso in legno di cedro proveniente dalla Terra Santa, l’arco denominato “la torre” che domina il porto dall’alto, resti dell’acquedotto romano, la scalinata della Costarella che collega il centro del paese al porto.
Numana, la Regina del Conero.

I Moscioli!

I Moscioli!
Comunemente chiamati COZZE, da noi sul Conero “MOSCIOLI”
Andiamo a vedere i pescatori di moscioli all’opera al largo dello scoglio del Trave.
Sono molluschi dal guscio nero che filtrano l’ossigeno e trattengono il nutrimento presente nell’acqua. All’interno possono essere arancione per le femmine, o giallo per i maschi.
Si riproducono fra la primavera e l’estate. Sono selvatici e vivono attaccati agli scogli tramite un filamento, il bisso. Trovano un habitat ideale grazie alle acque salmastre, ricche di nutrimento. Impiegano circa un anno a crescere e possono raggiungere anche i 10 centimetri di lunghezza.
Sono molti i privati che si tuffano nelle splendide acque per fare “due fiati” e raccoglierne qualche chilo per un delizioso sugo per la pasta, o mangiarli aperti al vapore con limone , aglio e olio. Immancabile la “scarpetta finale. Non c’è locale della Riviera del Conero che non lo proponga.
Vista mare, un bicchiere di Verdicchio o Passerina, una padellata di moscioli: impossibile resistere.
C’è una tale richiesta che è molto diffuso anche l’allevamento in strutture artificiali: la miticoltura.
Attenzione però a cuocerli bene per eliminare possibili batteri e virus da non prendere alla leggera.
I Moscioli hanno un bassissimo contenuto di grassi e calorie, sono ricche di antiossidanti, vitamine C e B e sono considerate un potente antinfiammatorio naturale.
E allora che aspettare…